UMIDO

Il vostro posto fa la differenza

SI

  • avanzi di cibo, alimenti avariati e scaduti (togliere dalle confezioni)
  • fiori recisi, piante d’appartamento
  • fondi di caffè, filtri di tè e camomilla
  • scarti di frutta e verdura (compresi parti legnose, ad esempio frutta secca)
  • scarti domestici di carne e pesce (comprese lische di pesce, gusci d’uovo, ossa, piume, ecc.)
  • tappi in sughero
  • tovaglioli di carta e carta assorbente da cucina bagnata o unta di cibo
  • stoviglie compostabili

NO

  • capelli, unghie
  • carta sporca di prodotti detergenti o altre sostanze chimiche
  • imballaggi e confezioni
  • lettiere di animali domestici
  • pannolini e assorbenti
  • peli di animali
  • polveri o filtri dell’aspirapolvere
  • stracci

Come differenziare

Il rifiuto umido va raccolto in sacchetti biodegradabili e compostabili.
Mettere nel sacchetto scarti crudi o cotti, non liquidi e non caldi.

Come riconoscere il giusto sacchetto?

Un sacchetto compostabile non vuol dire biodegradabile. Infatti non è detto che un sacchetto biodegradabile sia anche compostabile. Non tutti i sacchetti, dunque, sono adatti a contenere questo tipo di rifiuti.

Non vanno bene i sacchetti in plastica normale (Polietilene PE), quelli in plastica leggera e quelli con diciture generiche come “Amico della natura”.

Bisogna anzitutto controllare se il sacchetto riporta uno dei seguenti marchi:

Bisogna inoltre controllare se il sacchetto riporta la dicitura: “Sacchetto conforme alla normativa UNI EN 13432-2002” o diciture similari che dichiarino la conformità a questa specifica norma.

Perché differenziarli?

Separare con attenzione dai rifiuti la frazione organica è importante, perché si tratta di materiale biodegradabile che può essere trasformato in compost, cioè ottimo fertilizzante naturale. Si tratta della parte umida dei rifiuti (soprattutto scarti e residui alimentari) e di verde e ramaglie (sfalci e potature) e costituisce la porzione più rilevante (quasi il 50%) dei rifiuti differenziati. Il suo recupero è quindi strategico per la salvaguardia dell’ambiente.

Proprio per questo l’organico è una raccolta differenziata a cui porre particolare attenzione. Infatti, bastano pochi rifiuti “sbagliati” per rovinare il processo di recupero di grandi quantità di materiale. È quindi importante fare una buona raccolta differenziata e limitare il grado di impurità presente nel materiale (presenza di plastica, vetro, metalli e di altri inquinanti) poiché questo comporta elevati costi di trattamento e compromette la qualità di tutto il materiale raccolto.

La regola per fare bene la raccolta differenziata dell’organico è molto semplice e si riassume in una frase: tutto ciò che è scarto alimentare va bene purche’ sia senza involucro o imballaggio!